(ANSA) – ROMA, 05 MAR – L’Unicef e i suoi partner nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) stanno fornendo acqua potabile salvavita a 700.000 persone al giorno – di cui circa 364.000 bambini – nella principale città orientale di Goma, dopo le interruzioni della fornitura idrica durante i combattimenti. L’intenso conflitto di fine gennaio ha lasciato molti dei 2 milioni di residenti della città, un terzo dei quali sfollati di recente, senza accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici e all’elettricità, precisa il Fondo dell’Onu per l’infanzia in un comunicato. Nonostante il deterioramento della situazione della sicurezza, l’Unicef ha risposto immediatamente trasportando acqua a tre strutture sanitarie, tra cui il Virunga General Referral Hospital, che ha curato circa 3.000 pazienti feriti. Sono stati inoltre distribuiti kit medici ai centri sanitari sovraccarichi di pazienti per curare 50.000 persone. Circa 700.000 persone hanno ora accesso quotidiano all’acqua dopo che l’Unicef e la missione dell’Onu nel Paese, Monusco, hanno fornito 77.000 litri di carburante. Tuttavia, molti si affidano ancora a forniture non trattate provenienti direttamente dal lago Kivu. L’Unicef e i partner hanno allestito più di 50 depuratori lungo la costa per trattare l’acqua del lago, rifornendo 56.000 persone al giorno. Negli ultimi dieci anni, il colera ha ucciso oltre 5.500 persone nella Rdc, dove solo il 43 per cento della popolazione ha accesso ad almeno un servizio idrico di base e solo il 15 per cento ha accesso a servizi igienici di base, conclude il comunicato. (ANSA).