Ordinanza anti-caos sulla Statale Regina, Anas ha firmato il documento che rende il provvedimento permanente, come da tempo chiedeva il territorio. L’ordinanza entra ufficialmente in vigore addirittura con due mesi di anticipo rispetto al 2024, e ogni anno sarà attiva – precisamente – dal 15 marzo al 15 novembre.

Stop, quindi, al transito dei camion durante il giorno e senso unico per i bus turistici sulla Regina, nel tratto tra Colonno e Tremezzina, località Ossuccio. Nello specifico, in direzione Menaggio, i mezzi pesanti superiori a 11 metri di lunghezza – eccetto gli autobus – non potranno circolare nel tratto interessato dal provvedimento durante il giorno, dalle 6.30 alle 21. Camion e tir che superano gli 11 metri possono comunque viaggiare tra Colonno e Ossuccio soltanto durante le ore notturne, dalle 21 alle 6.30.

Limitazioni previste anche per i mezzi pesanti superiori ai 9,1 metri di lunghezza, e fino agli 11 metri, con divieto di transito dalle 6.30 alle 14 in direzione Como e poi dalle 14 alle 19.30 in senso opposto, verso Menaggio.

Gli autobus turistici potranno viaggiare sempre solo in direzione Nord, da Como verso Menaggio, anche in questo caso nel tratto della statale Regina interessato dall’ordinanza. In direzione Como, invece, 24 ore di stop per gli autobus con lunghezza superiore agli 11 metri. Il percorso alternativo consigliato prevede l’utilizzo dalla strada statale 36, passando per Lecco. Per i trasgressori sono previste sanzioni.

L’ordinanza anti-caos è necessaria per ridurre i disagi sulla strada del lago, spesso al collasso per l’aumento dei mezzi in circolazione, soprattutto in concomitanza con la bella stagione. Sono infatti all’ordine del giorno, quando il provvedimento non è in vigore, ingorghi e code causati dagli incroci tra camion e bus turistici a causa della presenza di numerose strettoie lungo la strada. Un’ordinanza necessaria, quindi, in particolare durante la stagione turistica, quando l’afflusso di viaggiatori entra nel vivo e i veicoli sul lago aumentano notevolmente.

L’ultima parola è arrivata proprio da Anas, ente proprietario della strada, che ha deciso di rendere definitivo il provvedimento, accogliendo il parere di enti e istituzioni. Lo aveva anticipato anche il prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, che a fine gennaio dichiarava: “La valutazione trova comunione di intenti. Naturalmente vanno contemplate, per quanto possibile, le esigenze di tutti: residenti e lavoratori in primis”.