Manifestazione davanti a Palazzo Pirelli per dire no alla Milano-Meda a pagamento, promossa e organizzata dai consiglieri regionali del Partito democratico, Angelo Orsenigo e Gigi Ponti. I consiglieri hanno anche consegnato le oltre seimila firme raccolte nelle ultime settimane a sostegno della gratuità. In Consiglio regionale, nel pomeriggio, è stata anche discussa in merito, una mozione sempre presentata dal Pd.
“I sindaci della tratta B2 sono assolutamente contrari. Questo sarebbe un grosso problema per i cittadini e per le imprese nei loro spostamenti”, spiega Gianpiero Bocca, sindaco di Cesano Maderno, rappresentante del coordinamento dei sindaci dei Comuni della tratta B2.
L’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi ha ipotizzato uno sconto per i pendolari della Milano Meda che si troveranno a transitare sul tratto B2 -indicativamente tra Lentate e Cesano Maderno- della Pedemontana -in costruzione-, che si sovrapporrà esattamente alla Milano-Meda.

Angelo Orsenigo a riguardo è perentorio: “Non accettiamo nessun genere di compromesso, non accettiamo le scontistiche, che sono state proposte dall’assessore, noi crediamo che questi 12 chilometri della Milano-Meda che vogliono mettere a pagamento debbano rimanere gratuiti per non pesare nelle tasche dei cittadini, un costo di circa 120 euro al mese che graverà nelle tasche dei cittadini, se la Milano-Meda diventerà a pagamento”.
“Giustamente il Pd cavalca un po’ questo tema, ed è giusto che lo faccia”, commenta Alessandro Fermi, Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, “é chiaro che bisognerà fare una differenziazione tra chi utilizza quel tratto di strada come pendolare e una soluzione verrà trovata, ne sono convinto, ne sono sicuro”.
Bocciata nel tardo pomeriggio la mozione. Tutti astenuti i consiglieri della maggioranza, ad eccezione di Sergio Gaddi di Forza Italia, che mitiva così il suo voto a favore: “La questione della cancellazione del pedaggio della Milano-Meda è troppo importante perché possano esserci distinguo di partito. L’interesse del territorio comasco è evidentemente prioritario, e quindi ho sostenuto la mozione a favore della gratuità esattamente come ho già fatto a suo tempo per l’ospedale di Menaggio”.
“Se nulla cambierà?”, “Proseguiremo in questa lotta fino a raggiungere soluzioni estreme come l’occupazione della strada stessa“, risponde lapidario Orsenigo.