I lavori sul lungolago stanno per finire. Lo assicura il sindaco di Como, Alessandro Rapinese. Eppure una data certa ancora non c’è. I comaschi e i molti turisti che con l’avvicinarsi della bella stagione torneranno ad affollare la città non possono ancora tirare un sospiro di sollievo, ma fortunatamente – a detta del sindaco – è quasi fatta.
Tuttavia, basta passeggiare per il Lungolario Trento e Trieste per accorgersi che c’è ancora molto da fare. Se effettivamente, una parte della passeggiata sembra sia stata ultimata, c’è un altro tratto che è ancora in balia dei lavori.
Tra piazza Cavour e i giardini, in seguito a un’ordinanza del Comune di Como, sono state introdotte modifiche temporanee alla viabilità, per procedere con la realizzazione delle opere di arredo sulla passeggiata. Occhi puntati, quindi, sulla pista ciclabile, il marciapiede e le finiture sugli arredi urbani. Eppure sembra ci sia stato qualche rallentamento. Da oggi, infatti, tutto sarebbe dovuto tornare alla normalità, ma così non è stato. La fermata dei bus Lungolario Trento, inizialmente soppressa fino a fine febbraio, è ancora off limits e lo sarà fino al 19 marzo. Venti giorni in più, quindi, rispetto alla data prevista. Fondamentale, inoltre, garantire piena accessibilità a persone con disabilità, godendo quindi di un lungolago che sia davvero inclusivo e fruibile da tutti. Il sindaco assicura che i tempi sono ormai ridotti: una volta compeltati i lavori, non esclude possibili migliorie.
Da troppo tempo, ormai, il Lungolario Trento e Trieste è un cantiere a cielo aperto. Il primo cittadino, però, assicura che i lavori procedono spediti e gli ultimi interventi dovrebbe finalmente portare verso la chiusura del cantiere infinito delle paratie. In effetti, osservando i lavori, sembra che gli interventi più lunghi, articolati e complessi siano stati realizzati. Manca, però, più di qualche rifinitura. Insomma, dopo 17 anni, un’odissea giudiziaria che si è chiusa senza condanne e 35 milioni spesi, il lungolago di Como vede la fine. Per la gioia dei comaschi e non solo.