(ANSA) – IMPERIA, 28 FEB – "Nel corso dell’evento ho iniziato a sentire urla e slogan da parte di un gruppo di manifestanti. Tra questi, Diego Costacurta ha gridato più volte ‘assassino’ e ‘dottorino, ti veniamo a prendere’. Erano frasi molto forti. A un certo punto, si è avvicinato fisicamente a me, cercando di aggredirmi, ma è stato bloccato dalle forze dell’ordine. Io sono un medico, non un delinquente o un politico". Così il virologo Matteo Bassetti oggi in videoconferenza da Genova ha deposto come parte offesa al processo per minacce che vede sul banco degli imputati Diego Costacurta, ex poliziotto, attivista del Comitato di Liberazione Nazionale, che si era battuto contro l’obbligo vaccinale e il green pass. A sostegno di Costacurta, fuori dal palazzo di giustizia c’erano una trentina di attivisti, alcuni dei quali hanno mostrato una foto di Camilla Canepa, la diciottenne morta nel 2021 a causa di una trombosi cerebrale dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca. Le minacce risalgono al 14 ottobre 2022 quando il medico venne insultato a margine della presentazione del libro "Il mondo è dei Microbi. La nostra battaglia contro i nemici invisibili". Bassetti ha riferito che domani avrebbe dovuto partecipare a un congresso medico a Sanremo ma gli è stato sconsigliato di non presenziare "per motivi di sicurezza". Dopo l’audizione come testi di due poliziotti, uno dei quali della Digos, è stato ascoltato l’imputato. "Non ho mai adottato comportamenti violenti; il mio unico intento era porre alcune domande e avrei gradito che il professor Bassetti rispondesse, ma mi sono trovato di fronte a una persona scontrosa. Da lì è nata l’espressione ‘assassino’, che potrei spiegare in modo approfondito con un’analisi scientifica". Ha aggiunto: "Mi rendo conto del mio aspetto fisico ma essere un uomo grosso e barbuto non significa automaticamente essere violento. Quando ho detto ‘ti veniamo a prendere’ intendevo dire che avremmo chiesto conto delle sue responsabilità. Sono una persona limpida e onesta, ho lavorato per trenta anni in polizia e ritengo di meritare rispetto". Il processo è stato aggiornato al 21 marzo. (ANSA).