“Privatizzazione mascherata degli asili nido e arretramento dello stato sociale. Più tasse, più multe, meno servizi”. Fratelli d’Italia si scaglia contro l’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Rapinese per quella che viene definita la “progressiva privatizzazione degli asili nido comunali”. “La transizione da un modello pubblico a uno con forte coinvolgimento del privato – viene spiegato – rappresenta un vero e proprio ridimensionamento del welfare, con conseguenze negative soprattutto per le fasce più deboli della popolazione”.
Protesta bipartisan, dunque, dopo l’apertura della gestione dei nidi ai privati e agli Enti del Terzo settore: la decisione annunciata dal Comune, che si è poi tradotta in una delibera di giunta, sta innescando il dibattito non soltanto tra le famiglie ma inevitabilmente anche nel mondo politico. In queste ore interviene il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni.
“Il Comune dimezza il costo medio per bambino, passando da 16.000 a 8.000 euro, ma a quale prezzo?” si legge nella nota firmata da Paola Conti e Mariarosaria Sgambelluri rispettivamente responsabile del Dipartimento Istruzione e responsabile del Dipartimento Famiglia di Fratelli d’Italia.
“La privatizzazione non porta alcun beneficio alle famiglie: né una riduzione delle tariffe per gli utenti, né un miglioramento del servizio. Al contrario -viene sottolineato – il risparmio deriva esclusivamente dal taglio del personale educativo, che verrà gestito da cooperative con contratti più precari e stipendi più bassi, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dell’offerta educativa. Un piano di privatizzazione senza ritorno”.
“Il Comune – si legge ancora – ha dichiarato che la gestione diretta dei nidi rimarrà solo fino all’esaurimento del personale in servizio, senza nuove assunzioni. Questo significa che, con il tempo, la gestione pubblica sparirà del tutto, lasciando le famiglie senza alternative.”
“Non siamo contro il privato – concludono le due esponenti di Fratelli d’Italia – ma i tagli devono riguardare le spese improduttive”.
Nuovo attacco del PD
Dopo le precedenti dichiarazioni sul tema torna all’attacco anche il PD attraverso il Coordinamento Donne Democratiche. “Il nido – spiegano – è un servizio essenziale per le famiglie, e in particolare per le donne, che possono proseguire la loro attività lavorativa sapendo che i propri figli sono inseriti in un sistema educativo di qualità. Eppure, per pura ideologia, questa giunta sembra voler smantellare il welfare pubblico, buttando alle ortiche anni di lavoro e professionalità”.
“Questo valore educativo viene garantito solo da un sistema pubblico solido, che assicura personale qualificato e servizi adeguati – di dice ancora – nel settore privato, invece, le logiche di profitto spesso portano a situazioni inaccettabili”.
La replica del sindaco
“Delle due l’una – replica il sindaco Alessandro Rapinese – o Fratelli d’Italia ha la memoria cortissima e non ricorda che durante la precedente legislatura ha esternalizzato la gestione del nido di Lora oppure semplicemente si tratta di un accanimento a prescindere nei confronti del sindaco”.