(ANSA) – TRENTO, 25 FEB – A Trento si sta svolgendo una manifestazione indetta da Arcigay dopo l’episodio di violenza denunciato da una transgender di 53 anni nella notte tra il 14 e il 15 febbraio. Il corteo è passato anche di fronte al bar dove si sono verificati i fatti denunciati dalla donna, che lavora nelle forze dell’ordine, e che sono al momento al vaglio degli inquirenti e quindi da chiarire. Centinaia le persone scese in piazza Duomo che stanno prendendo parte al corteo, il cui obiettivo è stato introdotto dal presidente dell’Arcigay Trento Shamar Droghetti. Quest’ultima violenza, ha detto Droghetti, "scuote negli animi perché si unisce con un filo nero all’escalation che sentiamo sulla nostra pelle. Un filo che unisce la bandiera bruciata e i ragazzi inseguiti perché si tenevano per mano, che unisce nella preoccupazione dell’agibilità di poter vivere alla luce del sole il nostro orientamento e la nostra identità di genere", ha spiegato il presidente di Arci gay del Trentino. Che ha aggiunto "Il modo migliore per rispondere a chi non ci vorrebbe far passare per le vie della nostra città è proprio quello di farci vedere pubblicamente, di metterci il nostro corpo e la nostra a forza". Alla manifestazione sono presenti anche alcuni consiglieri provinciali e comunali e una rappresentanza della Giunta comunale di Trento. Ha preso la parola il sindaco Franco Ianeselli: "Credo che sia importante che dopo quello che è avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 febbraio si sia deciso di stare in piazza. E credo che stare in piazza non significa sostituirci a quello che verrà discusso in un’aula di tribunale e al lavoro degli inquirenti. Siamo qui per dire che quei 22 punti di sutura ci sono. E siamo qui a dire che la violenza è un tema. La violenza è un tema perché in questo Paese abbiamo un sottosegretario che ha detto che a lui provoca intima gioia vedere i detenuti che non respirano nei nuovi mezzi della polizia. È violenza avere un presidente degli Stati Uniti condannato per violenza sessuale che nomina un assessore accusato di violenza sessuale. Lo è attribuire un disastro aereo al fatto che c’erano politiche di inclusione sui disabili. È violenza avere milioni e milioni di visualizzazioni di uno che al congresso del partito repubblicano fa il saluto nazista. E allora noi crediamo che a Trento non ci sia spazio per chi pratica la violenza come modalità di espressione verso le minoranze. Lo dobbiamo ai nostri bambini che non meritano di crescere in un ambiente dove questo è tollerato". (ANSA).