È “una tassa occulta” e un “prelievo forzoso da parte di Regione”. Così il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo, definisce il possibile pedaggio sulla Milano-Meda. I dem – ora – si preparano a una mobilitazione, quella del 4 marzo davanti a Palazzo Pirelli, per dire “no” al pagamento.
Nell’ultima seduta del consiglio provinciale di Como, si è anche discussa una mozione, votata all’unanimità, in cui – al di là del colore politico – viene espressa una ferma contrarietà al pagamento della tratta B2. A escludere la gratuità, però, è l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Claudia Maria Terzi, che ha palesato – invece – l’ipotesi di una scontistica. Il pedaggio non è ancora stato definito, ma potrebbe oscillare tra i 4 e i 6 euro al giorno.
L’istituzione del Tavolo permanente in Regione Lombardia ha permesso, inoltre, di avviare lo studio del piano del traffico anche per il Comasco. Il cantiere sulla Milano-Meda non dovrebbe iniziare prima di novembre 2025, ma nel frattempo le richieste del Pd sono chiare.