(ANSA) – ROMA, 24 FEB – "Mi sono augurato una tregua" in Ucraina, "che le armi cessassero di sparare, dal primo giorno ed ho lavorato, ogni giorno, per tre anni, per trovarla, per costruirla, per aiutare chi poteva far ragionare, a farlo. Sono contento, oggi, che possa arrivare? Moltissimo, come ogni persona perbene e come titolare di un dicastero così importante come il mio. E spero che si raggiunga il prima possibile. Pace, però, non deve significare umiliare un popolo libero che non ha fatto altro che morire e sacrificarsi per difendersi". Cos’ il ministro della Difesa Guido CRosetto, in un post su X. "Pace – secondo Crosetto – non significa sospendere il giudizio e dimenticare cosa è accaduto. Perdonare è la base per costruire ogni futuro di pace, ma ricordare è la base per costruire un futuro libero e giusto". "Oggi, per il popolo ucraino – sottolinea – non è un giorno speciale, ma solo un altro giorno di guerra, drammaticamente uguale ai 1094 che lo hanno preceduto. Spero con tutto il cuore che le armi tacciano e che la guerra si fermi. Che dalla guerra si passi alla tregua e poi a una vera pace. Lo spero soprattutto per chi questa guerra l’ha subita e ne porta i segni. Ma non dimentico, di questi tre anni, chi aveva ragione e chi aveva torto. Sono certo di aver fatto ciò che era giusto fare e di aver aiutato un popolo aggredito a difendersi". (ANSA).