“La decisione finale spetta a chi governa la Lombardia, ma noi continueremo ad opporci ad un’opera dannosa per l’ambiente e per le tasche di migliaia di cittadini, che sulla tratta B2, da sempre gratuita, perderanno il diritto alla mobilità, solo per sostenere un progetto già finanziato con i soldi pubblici e che da solo non sta in piedi”. Parole di Antonio Mandato, segretario comunale del circolo Pd lentatese, sul pedaggiamento della Milano Meda. Con lui i consiglieri regionali dem Gigi Ponti e Angelo Orsenigo, firmatari della mozione che verrà presentata in aula martedì 4 marzo, con l’obiettivo di impegnare la Giunta a garantire la gratuità.
“Ho stima per il direttore generale di Pedemontana, ma sul tema pedaggi non è lui il nostro interlocutore. La scelta è politica e a pronunciarsi dev’essere il presidente Attilio Fontana. Per questo motivo – spiega Ponti – noi crediamo che ci siano tutte le ragioni per sostenere un’istanza così importante che arriva direttamente dal territorio e soprattutto da Lentate, che sarà il comune maggiormente colpito dal pedaggiamento”.
Numeri alla mano, finora la petizione che chiede la gratuità della tratta ha raccolto oltre 5 mila firme cartacee e 4.067 firme online, per un totale di quasi 10 mila sottoscrizioni.
Dello stesso avviso Angelo Orsenigo il quale ha sottolineato: “Sosteniamo i sindaci, anche quelli della provincia comasca che stanno dimostrando tutta la loro preoccupazione. Grazie all’istituzione del Tavolo permanente in Regione Lombardia abbiamo ottenuto, finalmente, l’avvio dello studio del piano del traffico anche per il Comasco. E’ evidente – aggiunge – che per evitare di pagare questo scandaloso pedaggio, i mezzi si riverseranno nei centri abitati” spiega Orsenigo che continua: “Il cantiere non inizierà prima di novembre 2025. Sarebbe importante che Regione Lombardia riuscisse nel frattempo a mettere in atto strategie per canalizzare il traffico su strade il più possibile lontane dai centri abitati”.
A ciò si aggiunge la voce di Carla Gaiani, segretario Pd della Provincia di Como, che afferma: “Regione Lombardia non può continuare a scaricare i conti che Pedemontana non riesce a ripianare sui cittadini lombardi, facendo pagare il pedaggio sulla Milano-Meda.”.“E’inaccettabile che nella tratta Lentate – Bovisio Masciago, arriverà a costare circa 5 euro tra andata e ritorno, per un totale di oltre 100 euro al mese. È un salasso che vogliamo evitare” concludono i dem.
Sollecitato sulla questione il presidente della Lombardia Attilio Fontana è stato di poche parole: “Iniziamo a farla poi ne parliamo. Fare le polemiche prima di avere realizzato un’opera mi sembra fuori luogo”.