La delibera annunciata nelle scorse settimane dal sindaco di Como Alessandro Rapinese, che apre gli asili nido comunali alla gestione dei privati e degli enti del terzo settore, è arrivata. Il documento di “programmazione dei servizi per la prima infanzia per l’anno formativo 2025/2026” è stato approvato dalla giunta comunale e ora dovrà passare in consiglio.
I nove nidi comunali, come si evince dalla tabella pubblicata oggi all’albo pretorio, vedranno nel loro futuro il coinvolgimento nella gestione degli enti del terzo settore. In alcuni, all’asilo Aquilone, al Coccinella e al Panda, verrà messo a disposizione almeno il 30% di posti convenzionati con il Comune. Un’intenzione già dichiarata dal sindaco, che in diretta su Etv aveva annunciato di voler aumentare i posti riservati alle famiglie con reddito Isee più basso.
L’amministrazione nel documento mette nero su bianco l’intenzione di chiudere il nido Magnolia, da tempo al centro di un contenzioso tra Comune e famiglie. È infatti previsto, per la struttura di via Passeri, “il trasferimento del personale educativo e dei bambini all’asilo nido Fantasia per l’ampliamento della scuola dell’infanzia Raschi. Qualora i bambini del Magnolia rifiutassero il trasferimento – si legge ancora nella tabella – avranno diritto di prelazione in qualsiasi nido comunale o privato convenzionato”.