(ANSA) – MILANO, 20 FEB – "Le persone che partecipano ad un evento in uno stadio vogliono viverlo in sicurezza e tutto ciò che rappresenta violenza è un danno diretto e indiretto alla società, ci sono fatti specifici contro cui ci costituiamo per ribadire il valore della legalità". Lo ha spiegato l’avvocato Enrico de Castiglione, che assiste il club Milan che chiederà di entrare come parte civile nel primo processo milanese, che inizia stamani, scaturito dalla maxi inchiesta di Polizia e Gdf e della Procura sugli ultras delle curve di San Siro. Nel processo, davanti alla sesta penale, chiederà di essere parte civile, per l’eventuale risarcimento dei danni subiti, anche la Lega Serie A con l’avvocato Salvatore Pino. Il processo immediato, con rito ordinario, vede imputati gli ultrà rossoneri Christian Rosiello, anche ex bodyguard del rapper Fedez (non coinvolto in questo procedimento), Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello del capo della Sud Luca Lucci, il quale come i capi della Nord interista, Andrea Beretta, diventato anche collaboratore, e Marco Ferdico hanno scelto l’abbreviato, che partirà il 4 marzo con 19 imputati in tutto. Il maxi-blitz con 19 arresti risale a fine settembre 2024. I tre ultrà, come gli altri della Sud arrestati nell’inchiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata ad una serie di episodi di estorsioni e "aggressioni". (ANSA).