Il turismo “mordi e fuggi” di cui tanto si parla anche sul Lago di Como analizzato dagli addetti ai lavori. Da Venezia arrivano dallo scorso weekend le immagini di una città presa letteralmente d’assalto nel primo fine settimana di Carnevale tanto da non riuscire a camminare in alcuni punti, la polizia locale ha dovuto creare dei sensi unici pedonali, ma numeri del genere rischiano di essere controproducenti. Claudio Scarpa, direttore Associazione Veneziana Albergatori spiega a Etg+Today: “Il visitatore pendolare lascia poco e costa molto alla città”.
La sperimentazione del ticket di ingresso per i turisti giornalieri lo scorso anno ha dato i primi risultati, il biglietto nel 2025 sarà raddoppiato nel costo (passa da 5 a 10 euro) e nel numero delle giornate ma non è contemplato per il periodo di carnevale perché si partirà ad aprile e questo può aver contribuito al caos dello scorso fine settimana.
I provvedimenti pensati a Venezia per rendere più gestibili i flussi turistici e per proporre nei negozi articoli di valore ed eliminare quella che viene definita “paccottiglia” cioè articoli in serie e di scarsa qualità potrebbero essere esportati anche in altri territori a forte trazione turistica.