Entro la primavera gli agenti della polizia locale di Como inizieranno la sperimentazione per l’utilizzo del Taser, la pistola a impulsi elettrici. Lo scorso luglio il consiglio comunale di Como aveva approvato il regolamento che permette di dotare gli agenti di questo strumento. Oggi all’Albo pretorio è stata pubblicata una determina con cui si affida, con un impegno di spesa di 6.100.000 euro, il corso formativo finalizzato al rilascio dell’abilitazione certificata all’utilizzo delle armi comuni a impulso elettrico. Procede dunque l’iter che dovrebbe portare il Taser in dotazione a dieci agenti della polizia locale di Como. Una novità già introdotta a Cantù, che ha avviato una fase di sperimentazione di sei mesi.
“Lo scorso 13 febbraio gli agenti hanno affrontato il corso di formazione sanitaria con Areu previsto dalle linee guida della conferenza unificata Stato-Regioni – spiega il vice comandante della polizia locale di Como, Sergio D’Angelo – e hanno superato il corso di abilitazione per l’uso del defibrillatore. Una formazione necessaria per poter gestire tutte le eventuali complicanze mediche dovute all’uso del Taser. Per concludere il percorso, gli agenti dovranno seguire un corso di formazione pratica che, supportato anche dalla realtà virtuale, permetterà di sperimentare in ambiente sicuro l’utilizzo della pistola a impulsi elettrici. Stiamo aspettando le disponibilità della società incaricata, ma pensiamo che entro un mese o due il corso sarà effettuato. Terminata la procedura, partirà la sperimentazione, che durerà sei mesi”.
Gli agenti formati saranno dieci, ma i Taser forniti saranno due, dunque soltanto due di loro potranno utilizzare la pistola contemporaneamente in servizio.
“Si tratta di uno strumento di sicurezza in più sia per gli agenti che per la cittadinanza – dichiara D’Angelo – L’utilizzo dell’arma da fuoco in contesto cittadino è pressoché impossibile, dunque il Taser può contribuire a risolvere tante problematiche senza conseguenze estreme e ha un forte impatto dissuasivo”.