Politeama di Como, non più tardi di qualche giorno fa il sindaco Alessandro Rapinese, in diretta su Etv, ha detto: “Lo abbiamo messo in vendita ad un prezzo congruo, io adesso non spendo i soldi dei cittadini lì, con tutte le questioni più urgenti che ci sono, ma resta – per chi fosse interessato – un investimento in una zona della città dove con 50mila euro non si compra nemmeno un box”.
La rinascita del cineteatro Politeama è ancora lontana e l’edificio pur messo in sicurezza per evitare ulteriori incursioni di vandali, ladri e senzatetto giace abbandonato e preda del degrado.
Tra passato, presente e futuro
Inaugurato nel 1910 e chiuso dal 2005. Il Politeama di Como non ha raggiunto il secolo di attività. Negli ultimi anni difficoltà strutturali e finanziarie lo portarono progressivamente allo stop. Eppure lo storico cineteatro di piazza Cacciatori delle Alpi, con la sua missione di aprirsi a tutti, è stato e resta un luogo amatissimo dai comaschi.
Era il 1908 quando in città si discuteva della necessità di realizzare un teatro popolare che avrebbe ampliato l’offerta proponendo ad un pubblico più vasto e diversificato, rispetto a quello della principale istituzione teatrale, il Sociale, forme di intrattenimento differenti: dal teatro alla lirica, dal cinema al circo fino al cafè chantant. Un luogo in cui la cultura fosse alla portata di tutti.
Il progetto venne affidato all’architetto Federico Frigerio che arrivò a proporre un edificio solido e moderno – grazie all’uso del cemento armato, tecnologia all’avanguardia per l’epoca – capace di rispondere alle sfide costruttive e funzionali di un teatro polivalente.
Fu inaugurato il 14 settembre del 1910 con la Boheme di Giacomo Puccini. La versatilità del Politeama sarà la chiave del suo successo per tutto il Novecento. Anche nel dopoguerra continuò ad essere un luogo di ritrovo vivo e amato. E così fu fino alla sua chiusura definitiva 20 anni fa.
A quel punto arrivò in eredità al Comune di Como per la quasi totalità delle quote. Il Politeama nel 2023 è stato acquistato da Palazzo Cernezzi con l’intento di farlo rinascere.
Dopo l’acquisto si è fatta largo la strada della vendita. L’ufficialità è arrivata quando l’immobile è stato inserito dalla giunta comasca all’interno del piano alienazioni del Comune per un valore di 3 milioni e 820mila euro. Ma la struttura è un bene tutelato. Ha un vincolo architettonico che, probabilmente, lo rende poco appetibile.
Nel 2013 il politeama, ormai vecchia gloria in disarmo, è stato scelto come set cinematografico per il film del regista Paolo Virzì “Il capitale umano”, un ciack – si diceva – che faceva ben sperare per il futuro della struttura. Un futuro che è tuttora in stand by.