Fermato per un controllo, sferra pugni a una poliziotta. Un 30enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare, con una lunga serie di alias e già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dalla polizia di Como con le accuse di resistenza, violenza, oltraggio e lesioni aggravate a pubblico ufficiale ed è stato denunciato a piede libero per aver fornito false generalità. Secondo quanto ricostruito, verso le 20.30 di ieri sera, una volante, mentre percorreva via Dante ha notato il 30enne mentre camminava frettolosamente con il capo coperto dal cappuccio della felpa. Una volta fermato, l’uomo avrebbe iniziato a mostrare evidenti segnali di insofferenza, prima insultando gli agenti per poi passare alle mani. Il 30enne avrebbe infatti sferrato alcuni pugni a una poliziotta, provocandole contusioni giudicate guaribili in cinque giorni. Portato in questura, l’uomo è stato identificato e gli agenti hanno appurato i suoi precedenti e la sua posizione irregolare sul territorio: il suo permesso di soggiorno era infatti scaduto dal 2022. Processato con rito direttissimo, il nigeriano è stato condannato a 8 mesi. Pena sospesa, è stato rimesso in libertà.
Sulla vicenda è intervenuto il Sindacato autonomo di polizia di Como. “Il Sap chiede nuovamente a gran voce che il Ddl Sicurezza venga immediatamente approvato – dice il segretario provinciale, Igor Erba – per avere strumenti adeguati per tutte le donne e gli uomini in divisa”. Il disegno di legge contiene infatti norme più severe per chi usa violenza a pubblico ufficiale, ma anche aggravanti per lesioni gravi e bodycam per tutti gli agenti.
“L’episodio avvenuto ieri sera – continua Erba – non fa altro purtroppo che confermare il grido di allarme lanciato solo una settimana fa: basta aggressioni alle forze di polizia. Siamo stanchi”.
“Questa continua recrudescenza di aggressività e di atti di violenza nei confronti dei nostri servitori dello Stato è inaccettabile e indegna e non deve trovare impunità. – commenta il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni – Stiamo lavorando al Viminale e come Governo per l’immediata approvazione del ddl Sicurezza, strumento indispensabile per garantire una maggiore tutela e alzare il livello delle sanzioni contro chi aggredisce i nostri tutori della sicurezza e della legalità nazionale. La precondizione per potenziare la sicurezza dei cittadini e delle comunità”.
irrilevante che sia nigeriano. La destra a parole promette deportazioni ma poi non fa assolutamente nulla. I politici si criticano uno con l’altro in polemiche infantili ed una poliziotta viene presa a pugni ed il responsabile resta libero ed in Italia. Se fosse successo in Kenya il responsabile sarebbe stato deportato in giornata non per il colore della pelle ma per il comportamento asociale.