Momento delicato -e intricato- per la viabilità e le infrastrutture del territorio con il Partito democratico pronto a dar battaglia su -praticamente- tutti i fronti aperti. In primis dito puntato sulla Tangenziale di Como, dove lo sconto annunciato dall’assessore regionale all’Università e Ricerca Alessandro Fermi, sul modello di quella di Varese, arriverà questa estate.
L’agevolazione sulla Tangenziale di Varese scatterà invece dal 1° marzo con uno sconto del 50% sul pedaggio per via della chiusura del viadotto di Vedano interessato da un intervento di manutenzione. La sperimentazione voluta da Regione Lombardia, Concessioni Autostradali Lombarde e Autostrada Pedemontana Lombarda durerà un anno con l’obiettivo di alleggerire la viabilità locale lungo l’asse della A60. Per i dem -nonostante l’impegno preso dalla Giunta regionale- ci sarebbe una disparità di trattamento: “Chiederò all’assessore Terzi tramite un’interrogazione durante il Consiglio del 4 marzo -anticipa il consigliere regionale Angelo Orsenigo-, quali saranno i tempi e le modalità secondo le quali questi sconti diventeranno operativi anche per la tangenziale comasca”.
Intanto prosegue la battaglia dei democratici su un altro fronte caldo, quello della Milano-Meda a pagamento. La raccolta firme per mantenere il transito gratuito, lanciata dal partito della Schlein nei Comuni interessati delle province di Monza e Brianza e Como, ha superato quota 5.000. Martedì 4 marzo il consigliere regionale comasco Orsenigo e il monzese Gigi Ponti consegneranno la documentazione con le firme raccolte al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, consegna che sarà seguita da una mozione, a prima firma Ponti, nella quale si intende impegnare la giunta regionale a mantenere gratuita la tratta. Nello stesso giorno, dalle 9.30 alle 11.30 si terrà, davanti al Pirellone un presidio per dire “no” al pedaggio.