(ANSA) – TRIESTE, 16 FEB – A distanza di un anno dall’incarico della Procura ai periti per nuovi accertamenti medico- legali sul corpo, riesumato, di Liliana Resinovich, "siamo ancora senza risposte: speravo finalmente si potesse fare un po’ di chiarezza, invece continuiamo a stare in questa sorta di ‘interregno’, con proroghe su proroghe". "Le spoglie di mia moglie tornino quanto prima a Trieste, per esaudire le volontà di Liliana, per darle finalmente pace". E’ l’appello lanciato da Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich e raccolto dal quotidiano Il Piccolo. Dopo vari rinvii, ieri è scaduto l’ultimo termine per il deposito della perizia stessa. Non è chiaro se si tratta dell’ennesimo rinvio oppure di un semplice ritardo, dovuto anche alle giornate festive. Perizia che, tra l’altro, dovrebbe stabilire quando è morta Liliana e di che natura sono segni e lesioni riscontrate sul suo corpo. (ANSA).