Tagliato quasi 1 milione e 300mila euro per il 2025 e 13 milioni e mezzo di euro sui prossimi cinque anni sul territorio comasco: per il consigliere regionale del Partito democratico, Angelo Orsenigo, a tanto ammonterebbero i tagli che il Governo ha imposto ai Comuni.
Per il consigliere dem a rischio i servizi ai cittadini
Un taglio, per il consigliere comasco, molto pesante che potrebbe andare ad incidere soprattutto sui servizi ai cittadini in modo indiscriminato. “Lo chiamano accantonamento – spiega Orsenigo – ma si tratta di tagli, perché i Comuni sono costretti ad accantonare gli avanzi di bilancio, non potendo quindi investirli nei servizi. Si tratta solo dell’inizio”, annuncia.
I risultati conti alla mano
Secondo l’analisi fatta dal consigliere dem, inviata attraverso una nota con tanto di conti fatti, nel 2024 e nei primi mesi del 2025 sarebbero già stati tagliati sul comparto enti pubblici circa due miliardi e sarebbe ormai evidente, commenta ancora “Come il Governo usi gli enti locali come bancomat, invece che supportarli”.
Secondo il consigliere regionale, in questo modo si lederebbe il principio di autonomia: “Siamo di fronte a un taglio vergognoso che colpisce le spese correnti in anni complicati, in cui gli enti locali si trovano già in grave difficoltà e sono costretti a fare variazioni di bilancio al di fuori di una logica di compartecipazione”.
Il sistema degli enti locali spiega il consigliere dem, “è in affanno come raccontano gli ultimi dati in tema di povertà e fragilità e il comune resta l’ente locale di riferimento. Senza questi servizi i primi a pagare sono i cittadini e le famiglie che questo governo dice tanto di voler tutelare” conclude Orsenigo.