Inaugurato nell’Aula Magna della sede di Varese il ventisettesimo anno accademico dell’Università degli Studi dell’Insubria, il primo del sessennio della magnifica rettrice Maria Pierro, in carica dallo scorso novembre con il prorettore vicario Umberto Piarulli. A renderle omaggio anche 13 rettori, rettrici e prorettori di altri atenei italiani, che hanno preso parte al corteo togato. In prima fila le autorità, i politici, le istituzioni del territorio. Presenti anche il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, l’assessore regionale comasco Alessandro Fermi e il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca. “L’Insubria deve vivere nelle città di Varese, Como e Busto Arsizio con i suoi studenti e i suoi docenti”, ha detto la rettrice nel suo discorso. Internazionalizzazione, innovazione, ricerca, didattica di qualità, responsabilità nella disseminazione della conoscenza sono stati i temi affrontati dalla rettrice, che ha ricordato la storia dell’Ateneo riconoscendo i valori su cui è stato fondato ed è cresciuto negli anni.
“L’Università degli studi dell’Insubria è non solo un Ateneo, – è intervenuto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – ma anche un riferimento per il mondo della Medicina e Chirurgia dell’Ospedale di Circolo-Fondazione Macchi di Varese”.
“L’Insubria è una sfida ampiamente vinta, – ha dichiarato Fermi – non solo perché è riuscita ad unire due province ma perché è riuscita in tutti questi anni a diventare un punto di riferimento per tanti giovani, per tante famiglie e dare delle opportunità sul territorio straordinarie”.