(ANSA) – VARESE, 14 FEB – "Non è questione di autorizzare" il suicidio medicalmente assistito, anche perché "l’autorizzazione l’ha data la Corte costituzionale con le proprie sentenze. Noi non abbiamo fatto altro che, attraverso il comitato etico, trovare delle linee di condotta che verranno estese a tutta la Regione". Il governatore Attilio Fontana ha risposto così, a margine di un evento a Varese, a chi gli chiedeva del primo caso di suicidio assistito in Lombardia. Ad ogni modo rimane "opportuna" una legge nazionale, altrimenti "ognuno può seguire le disposizioni dei propri codici etici", quando invece "è necessario che ci sia una linea nazionale". Nei mesi scorsi la questione era stata dibattuta anche dal Consiglio regionale. Il centrodestra – sostenendo che la competenza fosse dello Stato – aveva presentato e approvato una pregiudiziale di costituzionalità, con il pdl sul fine vita che non era stato discusso in Aula. Adesso arriva un cambio di rotta? "Nessun cambio di rotta – ha detto Fontana parlando con la Tgr Lombardia – la questione che ci debba essere una legge nazionale è un conto, che si debba rispettare la sentenza della Corte è un altro". La Corte costituzionale "ha dettato linee ben precise a cui tutto il Servizio sanitario nazionale si deve attenere". (ANSA).