Un progetto che avrà importanti ricadute anche sul territorio comasco. Una delle cosiddette “sfide di mandato” di Fondazione Cariplo riguarderà i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. La Fondazione ha deciso di investire in questo programma 20 milioni di euro, ai quali se ne uniranno 10 da Banca Intesa Sanpaolo.
I due enti collaboreranno per il contrasto al fenomeno dei Neet, acronimo inglese che sta per Not in Education, Employment or Training, e che si riferisce a giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono in formazione professionale. Sono 1,4 milioni a livello nazionale. In Lombardia sono circa 157mila i giovani che si trovano in questa condizione.
Background socio-economici svantaggiati, reti familiari poco supportive, percorsi di vita accidentati sono solo alcuni dei fattori che portano ad essere in questa condizione. Il fenomeno è inoltre collegato alla dispersione scolastica.
L’impegno, con questo finanziamento, sarà finalizzato a prevenire la dispersione scolastica e contrastare il fenomeno, sostenendo la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani già in condizione di Neet; tutto questo promuovendo una conoscenza sempre più puntuale per attuare interventi di precisione.
Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo intendono contribuire alla diminuzione del tasso di Neet al 9%, traguardo indicato dall’Unione europea entro il 2030. Ciò significa accompagnare e attivare 20.000 giovani che si trovano in questa condizione in Lombardia e in provincia di Como.
“Fondazione Cariplo negli ultimi anni ha tenuto monitorato e ha studiato questo fenomeno – spiega Enrico Lironi, membro del Cda di Fondazione Cariplo – Nel 2025, con un consistente stanziamento economico, si passa ad una fase operativa che coinvolgerà le istituzioni, le scuole e le aziende”.
“Lo scopo è recuperare le persone con le loro alte potenzialità inespresse – aggiunge Lironi – in una fase in cui spesso le aziende sono hanno problemi a trovare personale. Con questo progetto si va a chiudere un circolo virtuoso”.
Una iniziativa che va a toccare più fronti. Quello della prevenzione, con un supporto tempestivo che ha l’obiettivo di bloccare la dispersione scolastica e con una operazione complessiva che va a supportare e promuovere l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.