“A nome di tutta la comunità di Fratelli d’Italia, esprimiamo la nostra più sincera solidarietà e vicinanza al cittadino finlandese vittima della vile aggressione avvenuta in pieno centro a Como, in Piazza Volta. Questo episodio è l’ennesima dimostrazione del degrado e dell’insicurezza che purtroppo stanno prendendo piede in troppe zone”. Intervengono così con un messaggio che inizia proprio in doppia lingua finlandese e inglese Stefano Molinari, presidente provinciale e Alessandro Nardone, coordinatore cittadino del partito dopo l’aggressione avvenuta nella notte tra sabato e domenica nella centralissima piazza cittadina. Vicenda che offre lo spunto per chiedere maggiori controlli. “Nella nostra città – dicono – riteniamo che occorra supportare con ogni mezzo la polizia locale, implementando il Corpo con ancora più agenti che possano presidiare il territorio con maggiore capillarità, di concerto con le forze dell’ordine”.
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“Pur riconoscendo il grande lavoro quotidianamente svolto sulla città – aggiungono Nardone e Molinari – chiediamo alle forze dell’ordine un ulteriore sforzo per contrastare la ormai cronica criticità della situazione in piazza Volta a causa della presenza di soggetti già noti che ogni giorno compromettono la sicurezza di residenti e turisti. Ma anche dei giovani, che soprattutto nel fine settimana e durante la bella stagione meritano di vivere la piazza come luogo di aggregazione, senza essere costretti a condividerla – concludono – con soggetti dediti allo spaccio di droga e a uno stile di vita votato alla criminalità”.
E parte proprio dalla mancanza di luoghi di aggregazione “sani” la consigliera comunale del PD, Patrizia Lissi: “Il Comune può avere un ruolo di regia nei controlli sul territorio ma la sicurezza va vista a 360° pertanto ancora di più – dice – bisognerebbe chiedersi cosa sta facendo per le politiche giovanili. Invece di chiudere i centri – come accaduto ad esempio per lo spazio ‘Oasi’ del Parco Negretti a Rebbio nel 2023 – dovrebbe incrementare i luoghi di incontro per i ragazzi, non è facile mi rendo conto, ma questo è il compito dell’amministrazione”. Quindi un’ulteriore riflessione dopo le ultime vicende di cronaca. “Mi sembra di capire – spiega ancora Lissi – che il sindaco pur avendo fatto della sicurezza il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale oggi si trova con una città in cui le zone critiche non mancano. Giusto per ricordare una sua battuta aveva detto che ‘avrebbe messo una tenda’ in via Anzani per monitorare la situazione, ecco, suggerirei ora di spostarla ancora più in centro, in piazza Volta”.