(ANSA) – ROMA, 10 FEB – "È troppo presto per dire che c’è una ragione specifica dietro l’atto" ma "la maggior parte delle vittime della sparatoria nella scuola aveva origini straniere. L’etnia è una circostanza che la polizia ha preso in considerazione fin dall’inizio delle indagini quando ha valutato un possibile movente". Lo ha riferito Niclas Hallgren, vice capo della polizia regionale di Bergslagen, alla tv svedese Svt, parlando delle indagini sulla strage nella scuola per adulti di Orebro, la peggiore mai registrata nella storia del Paese scandinavo. Tra le vittime della sparatoria, avvenuta martedì scorso – ricorda il Guardian -, ci sono due uomini siriani, entrambi rifugiati, una donna eritrea, una donna iraniana e un’insegnante curda. I procuratori hanno dichiarato ieri di aver confermato l’identità dell’uomo armato, indicato dai media come Rickard Andersson, 35 anni. Si ritiene che si sia suicidato dopo aver ucciso 10 persone quando ha attaccato il Campus Risbergska. In un discorso televisivo domenica sera, il primo ministro Ulf Kristersson ha annunciato che domani a mezzogiorno, a una settimana dall’attacco, si terrà un minuto di silenzio nazionale: "La Svezia è un paese in lutto", ha detto. (ANSA).