(ANSA) – UDINE, 10 FEB – "Nei primi anni ’70, mentre campeggiavo in Istria, incontrai una signora che mi chiese, con amarezza: ‘Perché ci avete abbandonati?’ Quelle parole mi colpirono, ma solo più tardi capii la gravità di quanto accaduto". Così il sindaco di Udine, Alberto Felice de Toni, ha commemorato il Giorno del Ricordo, nell’ ambito di una cerimonia svoltasi al Parco Martiri delle Foibe. "Oggi, con la deposizione della corona – ha proseguito il sindaco – Udine rinnova il proprio impegno nel custodire la memoria di eventi che hanno segnato profondamente il cuore d’Europa. Questa storia affonda le radici in una deriva totalitaria che ha attraversato le nostre terre, lasciando cicatrici ancora visibili". Alla cerimonia, oltre alle istituzioni, erano presenti anche numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni d’arma. Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale, ha rimarcato la necessità di "trasmettere ai giovani una lettura oggettiva della storia, senza ideologie, per costruire un futuro di rispetto e convivenza: Dobbiamo imparare dagli errori del passato – ha concluso – e lavorare per garantire che tragedie simili non accadano più". La cerimonia si è chiusa con la lettura della Preghiera dell’Infoibato e una poesia di Biagio Marin, accompagnata dall’onore al cippo di via Bertaldia, simbolo della memoria dei martiri delle foibe. (ANSA).