(ANSA) – FIRENZE, 10 FEB – Al via in Consiglio regionale della Toscana la discussione sulla proposta di legge sul fine vita, che regola la procedura di suicidio medicalmente assistito. Il testo nasce da una proposta legge di iniziativa popolare avanzata dall’Associazione Luca Coscioni. Respinta a maggioranza dall’aula una questione pregiudiziale di costituzionalità sollevata dal capogruppo Fi Marco Stella. "Speriamo che la votazione sulla proposta di legge di nostra iniziativa popolare ‘Liberi subito’ avvenga in un clima di riflessione sulla responsabilità che hanno gli amministratori pubblici ha detto l’avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni. La proposta detta tempi certi di risposta al malato, erogazione di quanto necessario in un circuito protetto, tramite l’azienda sanitaria ospedaliera, disponibilità su base volontaria di medici ma pieno rispetto della volontà della persona malata affinché nessun altro malato debba patire le sofferenza che diventano una tortura come successo a Gloria", la fiorentina di 70 anni affetta da broncopneumopatia cronica ostruttiva morta ieri." Per Gallo "adesso c’è una sanità a macchia di leopardo in tutta Italia, perché ci sono Regioni che erogano tutto, fanno le verifiche nei tempi adeguate e Regioni no. Pensiamo a Laura Santi, che ha dovuto attendere circa due anni, o a Federico Carboni che ha atteso due anni. Il diritto della persona deve essere rispettato. Attualmente la sentenza della Corte costituzionale è applicata su tutto il territorio italiano ma in modo difforme, stiamo cercando di dare una regola a tutte le Regioni". (ANSA).