Cesc Fabregas furente con arbitro – e soprattutto con il Var – dopo la gara persa con la Juve. Un match che – afferma il tecnico – “avremmo meritato di vincere. Il Como è stato superiore e non ricordo grandi azioni della Juventus, se si esclude il gol dell’1-0, peraltro giunto grazie allo spunto individuale di Kolo Muani. Abbiamo giocato una grande gara, sono orgoglioso di questa squadra che è giovane, lavora con grande impegno e che sicuramente ha margini di miglioramento”.
“Contro Atalanta, Milan e Juventus ho fatto fatica a vedere la differenza tra il Como e queste grandi – ha aggiunto Fabregas – E’ mancato il risultato: contro la Juventus per il rigore non dato a noi per il tocco di mano di Gatti in area, è questa la spiegazione. E oggi non voglio stare zitto. L’arbitro poteva essere coperto, ma il Var lo doveva supportare. Non serve una interpretazione, è un rigore chiarissimo. A San Siro, in Inter-Venezia, per un tocco più lieve agli ospiti è stato annullato un gol nel finale. Serve parità di scelte”
“Purtroppo è successo già altre volte – ha aggiunto Fabregas – Contro la Lazio Gigot non è stato espulso e nemmeno gli è stato fischiato il fallo dopo aver colpito Nico Paz. Nella stessa partita Pellegrini era da espellere invece…nulla. Contro il Milan qui al Sinigaglia un netto fallo a centrocampo a nostro favore non è stato fischiato. L’azione è proseguita con la palla in calcio d’angolo, proprio l’angolo che ha portato al gol dell’1-1. Con l’Udinese Goldaniga è stato espulso dopo aver colpito il pallone. E ripeto, quando all’arbitro sfugge qualcosa dovrebbe subentrare il Var”
“Non posso più stare in silenzio – ha concluso Fabregas – Devo difendere Como, la città, i tifosi e quello che stiamo costruendo. Chiedo parità ed equità. Non posso più stare zitto”.