Come è spesso già capitato in passato, la gara del Sinigaglia tra Como e Juventus è caratterizzata da polemiche ed episodi discussi. Magari in questa circostanza la partita non entrerà nella storia come quella di metà anni ’70, quando i bianconeri pareggiarono al Sinigaglia su una punizione concessa nei minuti finali per una imprecazione dell’azzurro Claudio Correnti. Ma quanto avvenuto ha fatto perdere la pazienza a Cesc Fabregas, allenatore del COmo.
La Juventus si è imposta per 2-1, con doppietta del nuovo acquisto Kolo Muani. Il gol decisivo su rigore all’89’. Ma poco prima l’arbitro Rosario Abisso di Palermo non aveva fischiato ai lariani un rigore per un tocco di mano in area del bianconero Federico Gatti. Un penalty che avrebbe potuto ribaltare le sorti dell’incontro. Fabregas, più che con il fischietto siciliano, si è arrabbiato con il Var, che non ha fatto alcuna segnalazione al direttore di gara, che in quel momento era coperto. L’immagine di Gatti che tocca con la mano è già virale sui social.
Invece i lariani si trovano ancora con una ottima prestazione, ma con zero punti conquistati con gli avversari che praticamente hanno tirato in porta soltanto in occasione delle due reti. Kolo Muani ha portato in vantaggio la Juventus al 34′ suggellando una azione personale. Prima soltanto azioni pericolose del Como con conclusioni di Nico Paz e Da Cunha. Il pari (meritato) al 44′ con il nuovo acquisto Assane Diao con un bel colpo di testa su un preciso cross di Cutrone.
Poi un secondo tempo senza grandi spunti, con l’episodio del mani di Gatti non rilevato e poi il rigore concesso agli ospiti realizzato all’88’ da Kolo Muani.
Il Como rimane fermo in classifica a 22 punti e nel prossimo turno è atteso dalla trasferta di Firenze (squadre in campo domenica 16 febbraio alle 12.30).