“Nulla da dire dal punto di vista estetico, ma le problematiche da risolvere saranno tante”. Sul progetto del nuovo stadio del Como 1907 i rappresentanti delle società sportive della zona – Canottieri Lario, Yatch Club, Aero Club – si trovano d’accordo. A sollevare non pochi dubbi è invece la rivoluzione viabilistica prospettata per l’area, con l’annuncio, da parte del sindaco Alessandro Rapinese martedì in conferenza stampa, di voler creare una zona pedonale – viale Puecher compreso – e un parcheggio da 400 posti nell’attuale spazio cosiddetto “Pulesin”, a circa un chilometro dall’impianto sportivo, vicino a Villa Olmo.
“Il progetto è molto ambizioso e decisamente bello – commenta il presidente della Canottieri Lario, Claudio Salvagni – Servirà a rilanciare una zona di Como che fino ad oggi è stata sottostimata rispetto alle sue potenzialità. La gente spesso non si spinge neanche fino a lì. Si andrebbe a creare un polo sportivo molto interessante. Quella della Canottieri Lario – prosegue Salvagni – è una realtà storica che ha sede in un palazzo esempio meraviglioso di razionalismo. Sarà necessario cercare di preservare le realtà più piccole come la nostra, lavorando per mantenere le singole identità – continua Salvagni – Le problematiche da risolvere non sono poche. Al di là dell’aspetto estetico, ci saranno i problemi legati al traffico e ai parcheggi. È molto bella l’idea di creare una zona pedonale, ma questa si dovrà necessariamente scontrare con la realtà. O si creano parcheggi interrati oppure mancheranno posteggi nell’area, che potrà diventare talmente difficile da raggiungere da restare confinata. In prospettiva non sarà facile conciliare le esigenze di tutti, soprattutto dei residenti, che devono poter raggiungere le loro abitazioni e lasciare l’auto vicina”.
“Da tifoso sono entusiasta – dichiara Niki d’Angelo, commissario dello Yatch Club -Tutto quello che sorgerà al posto di questo impianto che è ormai decrepito va bene. Sono però anche preoccupato perché mi piacerebbe capire dove si metteranno le auto. Se lo stadio aumenterà la sua capienza, – dice D’Angelo – i posteggi dovranno essere molti di più. Non sarebbero sufficienti i 400 annunciati. Mi aspettavo che facessero uno stadio con due piani interrati per le auto, come accade in altre città, anche affacciate sul lago. Pensiamo all’impianto di Neuchatel, in Svizzera. C’è poi il tema della vivibilità dell’area. – conclude D’Angelo – Positiva l’idea della zona pedonale, ma è necessario tener conto anche dei residenti, che potrebbero avere non pochi problemi”.
“Io sarei favorevole a spostare lo stadio fuori città – è invece il commento di Enrico Guggiari, presidente dell’Aero Club – Ma al contempo sono sicuro che se non lo mettiamo a posto in questa occasione, potrebbe diventare nel tempo una Ticosa 2. Non sono un architetto e non posso esprimere giudizi sull’estetica del progetto, – dice Guggiari – mi sembra soltanto un po’ ingombrante. Sicuramente positiva una riqualificazione dell’area e una soluzione alla situazione attuale di degrado dell’impianto. Che facciano o meno la zona pedonale, quello che interessa all’Aero Club e ad Enac è che ci venga garantita la possibilità di continuare con il nostro servizio, con lo spostamento dei mezzi davanti all’Hangar. E infine, – conclude Guggiari – che il Comune e la società Como 1907 rispettino gli accordi presi tempo fa per la cessione di circa 160 metri quadrati per la realizzazione di una palazzina dedicata alla segreteria dell’Aero Club”.