“L’amministrazione comunale è responsabile di un graduale ma inesorabile peggioramento della qualità della vita dei propri residenti”. Ma anche di parcheggi sempre più cari e troppe tasse. Lo dicono in una lettera congiunta Cgil Como, Cisl dei Laghi e Uil del Lario. Il capoluogo Lariano – per i sindacati – è sempre meno attrattivo per i lavoratori. A causa delle scelte prese dall’amministrazione comunale – prosegue l’affondo indirizzato al sindaco Alessandro Rapinese e alla sua giunta – il territorio rischia di non essere più “residenza ideale per le famiglie e polo di attrazione per investimenti nell’industria e nella manifattura”. “Entro il primo gennaio 2029”, secondo le stime riportate dai sindacati, il territorio Lariano “perderà circa 15mila persone in età lavorativa”.
Poi, i sindacati comaschi evidenziano alcuni dei problemi più sentiti (e odiati) da residenti e lavoratori, ma anche da chi si reca in città per piacere, cioè “i parcheggi sempre più cari”. Le tariffe, ricordano i sindacati, in molti quartieri sono addirittura raddoppiate. “Nessuna agevolazione”, inoltre, per chi lavora a Como e sostiene “indirettamente l’economica della città”. Insomma, per i sindacati le tasche dei lavoratori sono sempre più povere e a pesare ulteriormente sulle spese dei pendolari comaschi è “il rischio pedaggio sulla Milano-Meda”.
“La fiscalità locale”, dichiarano i sindacati del territorio, “emula Robin Hood facendo esattamente il contrario: addizionale Irpef dello 0,70%, uguale per chi ha un reddito annuo di 15mila euro come per chi ne ha 500mila″. Manca, concludono, “un’attenzione – da parte del Comune – per il portafoglio dei comaschi”. La città “deve guardare al futuro ed essere accogliente nei confronti dei propri cittadini, oggi dimenticati nelle scelte comunali”.
“Sono molto preoccupato dalle affermazioni dei sindacati. Non per me ma per la loro credibilità”. Comincia così la replica del sindaco Rapinese. “Hanno parlato di fiscalità – prosegue – all’unico sindaco che ha abbassato le tasse autoinfliggendosi sacrifici. Aver ridotto dello 0,1% l’addizionale Irpef comunale, portandola ai livelli più bassi tra i capoluoghi di Regione, ha portato la mia amministrazione a rinunciare a oltre 2 milioni di euro all’anno”.
Per quanto riguarda la qualità della vita, ha aggiunto Rapinese, “mi sembra che i comaschi apprezzino molto il nostro impegno e le nostre opere. Abbiamo rimesso a posto gli impianti sportivi e le scuole a norma. Stiamo mettendo ordine a un’amministrazione che era allo sbando”. E ancora: “Capisco che avere a che fare con un sindaco che si prende come non mai dei cittadini e dei suoi dipendenti tolga lavoro ai sindacati”. Al contrario, sostiene il primo cittadino, “dovrebbero investire il loro tempo per aiutare i lavoratori di altri enti che – a differenza del mio – mostrano meno cura e attenzione verso i propri dipendenti e cittadini”.