(ANSA) – VENEZIA, 06 FEB – La nota della Santa Sede sull’Intelligenza artificiale "presenta alcune criticità. Uno dei limiti principali è la mancanza di prospettive innovative. Il testo ribadisce concetti già espressi dalla Chiesa senza introdurre nuovi elementi di riflessione". Il "giudizio" viene da ChatGpt, la più nota applicazione di intelligenza artificiale generativa, che è stata "intervistata" per esperimento da L’Amico del Popolo, settimanale diocesano di Belluno sulla nota "Antiqua et nova" del Vaticano. L’intervista è stata "sorvegliata" dai giornalisti, e sintetizza alcuni spunti di riflessione interessanti sulla nota. Rispondendo alle domande della redazione, ChatGpt evidenzia altri elementi critici del documento: "si concentra più sui pericoli dell’IA che sulle sue opportunità", ha un "approccio generale e poco operativo… offre principi etici ma non fornisce indicazioni concrete su come applicarli" e infine "manca una prospettiva interdisciplinare". Tra i punti di forza, l’applicazione riporta il fatto che il documento "affronta le sfide etiche dell’intelligenza artificiale, evidenziando rischi e implicazioni morali", quindi il richiamo alla responsabilità etica, l’impatto ambientale dell’IA e la centralità delle relazioni umane. "Il nostro settimanale – commenta il direttore Alberto Laggia – ha voluto, a puro titolo d’esperimento e di curiosità, offrire ai lettori l”intervista’ a ChatGpt, per mostrare quanto possa fare questa nuova tecnologia. Anche la sintesi del documento e l’immagine in pagina sono state realizzate applicando l’Ia. La redazione la usa da tempo, ben sapendo che dev’essere sempre sorvegliata e diretta dai giornalisti. Abbiamo voluto proporre questo ‘gioco’ ispirati da quanto fece The Guardian nel 2020 che pubblicò in prima pagina un editoriale ‘artificiale’, il primo della storia del giornalismo". (ANSA).