Più di 15mila posti, aperto 365 giorni all’anno, lavori in partenza nel 2026, negozi, ristorante, farmacia e persino una piscina. Quello che per i tifosi lariani un tempo era solo un sogno, potrebbe presto diventare realtà. Se i tempi venissero rispettati, il nuovo stadio Sinigaglia dovrà essere pronto per la stagione 2028-2029.
Tra i comaschi c’è chi non nasconde la necessità di ristrutturare l’attuale stadio Sinigaglia, non solo per dare ulteriore lustro alla città, ma anche per essere all’altezza di una squadra di Serie A. Tuttavia, c’è anche chi avrebbe preferito una nuova struttura fuori città, contrariamente alle parole del primo cittadino, che – in conferenza stampa – ha dichiarato: “Lo stadio deve rimanere lì dov’è nato”. L’idea del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, è di creare una zona pedonale e un parcheggio da 400 posti a un chilometro di distanza, nell’attuale spazio cosiddetto “Pulesin”. E se c’è chi descrive con entusiasmo e contentezza il nuovo progetto, c’è anche chi teme per le conseguenze viabilistiche e non crede che i nuovi posteggi auto siano sufficienti a far fronte a un netto aumento di persone in città, in concomitanza con le partite del Como.
Si è anche parlato di un’inversione delle curve, per cui i sostenitori del Como, come decenni fa, potrebbero tornare dalla parte del Monumento ai Caduti. L’iter progettuale dovrebbe terminare entro maggio 2026, mentre i lavori saranno divisi in due fasi: la prima con scadenza ottobre 2027 e la seconda tra agosto e settembre dell’anno successivo. I lavori procederanno su blocchi, come fatto a Bergamo per lo stadio dell’Atalanta, e sarà un impianto fruibile da tutti i cittadini, “adeguato al quartiere razionalista”.
L’idea del nuovo stadio – come dichiarato dalla responsabile del progetto Silvia Prandelli – è “molto futuristica” e sarà realizzata secondo principi di sostenibilità, in armonia con il paesaggio circostante, ma rendendolo anche un luogo di interesse per i cittadini e i turisti. Anche viale Puecher, quindi, potrebbe essere rivoluzionato, consentendo l’accesso esclusivamente ai pedoni. A Como, insomma, anche la viabilità è destinata a subire qualche modifica. Lo stadio “non cambierà assolutamente nome”, assicura il primo cittadino. La facciata e alcuni spazi interni verranno conservati “in base alle predisposizioni della Soprinteidenza”.
Insomma, non soltanto uno stadio, ma – come ha dichiarato il presidente del Como Mirwan Suwarso – sarà “una parte vitale della comunità”. Dopo un mercato invernale da quasi 50 milioni di euro, il club Lariano – al fianco del Comune di Como – è pronto a dare un volto nuovo allo stadio Sinigaglia.