(ANSA) – TORINO, 03 FEB – Il "grave" intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Torino di un membro laico del Csm sul caso Askatasuna, con il tentativo di condizionamento dei giudici "a processo ancora in corso", è stato denunciato oggi in tribunale da uno degli avvocati, Gianluca Vitale, nell’apertura della sua arringa difensiva. Enrico Aimi, oltre a parlare di "rischio di un ritorno agli anni di piombo", aveva detto che la Presidenza del Consiglio e i ministeri di interni difesa avevano fatto bene a chiedere agli imputati un indennizzo di 6,8 milioni di euro". Secondo Vitale, i giudici "sono stati tirati per la giacchetta in modo improprio" attraverso "una sgrammaticatura istituzionale". "Quella – ha spiegato Vitale – non era una chiacchierata da bar. Già il procuratore generale non avrebbe dovuto pronunciarsi a processo in corso. Ma è più grave che un membro del Csm vi abbia sollecitato a pronunciare una condanna esemplare anche dal punto di vista economico, assecondando una richiesta di risarcimento dei danni, che non ha alcun fondamento sul piano giuridico". (ANSA).