Sono complessivamente 686 gli alloggi pubblici che il Comune di Como ha trasferito in gestione ad Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale), di questi – rendiconto alla mano – 254 risultavano sfitti.
Il passaggio è avvenuto in due tranche. Il primo contingente costituito da 297 alloggi è stato effettuato a partire dal primo gennaio 2024, la seconda fase – che prevede un gruppo più corposo di immobili, 389 – è stato avviato dal primo gennaio del 2025. Rimangono in carico a Palazzo Cernezzi ulteriori 25 appartamenti per i quali sono in corso valutazioni in merito all’opportunità del trasferimento in gestione ad Aler, alla luce dei possibili futuri utilizzi o eventuali alienazioni.
Per cercare di fare chiarezza, con una delibera del consiglio comunale che risale a luglio 2023, era stata approvata la convenzione con Aler di Varese, Como, Monza Brianza e Busto Arsizio per la gestione del patrimonio comunale di edilizia residenziale pubblica con l’obiettivo di poter accedere a strumenti e bonus ministeriali per sistemare gli immobili e metterli poi a disposizione dei cittadini.
Nelle carte del Comune è allegato il dettaglio degli edifici trasferiti strada per strada, dal centro storico alla periferia e l’elenco di quelli occupati e di quelli sfitti. E qui un dato si conferma su tutti: all’atto del passaggio numerosi risultano gli appartamenti liberi, molti di quali perché necessitano di lavori e manutenzioni. Nella prima tranche di trasferimento su 297, gli sfitti erano 118. Nella seconda su 389, 136 erano quelli liberi.
A conti fatti, per semplificare, quasi 4 appartamenti su 10, non risultavano disponibili per i cittadini.
Anche tra i 25 attualmente in gestione al Comune, più della metà, 16, risultano sfitti.
Infine altri 49 restano in capo a Palazzo Cernezzi, la maggior parte appartiene a progetti diversi come l’affidamento al terzo settore o destinati a interventi di housing sociale.