“Conosciamo il problema di via Guanella, che è sempre nei nostri radar”. A dirlo è il questore di Como, Marco Calì, che fa il punto sulla situazione dopo le lamentele arrivate da chi vive nel quartiere. In questa zona residenziale di pregio, a un passo dal centro di Como, i residenti hanno sempre più paura a uscire di casa, ormai non soltanto quando diventa buio. Gli abitanti del quartiere preferiscono non farsi riprendere, perché temono ripercussioni da chi – spesso ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti – si addentra di giorno e di sera in quelle vie.
Proprio in via don Guanella, ogni giorno tanti bisognosi fanno affidamento al preziosissimo lavoro svolto – non senza difficoltà e sacrifici – dai volontari di Casa Nazareth. Ed è proprio attorno alla mensa di solidarietà che, inevitabilmente, gravitano spesso persone borderline e potenzialmente pericolose. Mentre i più bisognosi chiedono un pasto caldo, c’è anche chi – spesso alterato o armato – si aggira nella zona, terrorizzando i residenti.
Le parole del questore di Como
Massima attenzione da parte degli agenti della questura di Como, che anche nel mese scorso sono intervenuti tempestivamente nella zona, con un arresto, due denunce e ordini di allontanamento. “Confermo – ha dichiarato il questore Calì – che noi ascoltiamo le aspettative e le richieste dei cittadini, in tutte le zone del territorio, compresa via don Guanella, che è sempre nei nostri radar”.
Non solo chi vive in via Luigi Guanella: a sentirsi insicuri sono tutti i residenti della zona. Ha paura chi vive in via Porro, ma anche chi abita in via Tommaso Grossi o nella vicina Simone da Locarno. E non importa se ci si trova praticamente in pieno centro, a pochi passi da via Dante: degrado e insicurezza costituiscono un problema ormai intollerabile per chi vive nella zona. Chi ha scelto di comprare casa in via don Guanella e nel resto del quartiere lo ha fatto perché è da sempre una zona rinomata della città. Non si tratta, insomma, di un quartiere periferico (e anche i costi degli appartamenti lo confermano).
“Proprio recentemente – ha proseguito il questore di Como – abbiamo avuto l’ennesimo incontro a un tavolo tecnico in Prefettura, dove sono stati coinvolti anche gli attori del Terzo sociale che si occupano della gestione della mensa dei poveri, per creare un sistema comune di controllo e presenza di sensori sul territorio, anche per velocizzare ulteriormente i nostri interventi”.
Tra i residenti c’è chi ci racconta che non porta neppure a passeggio il cane dopo le 18. C’è chi non esce di casa senza lo spray al peperoncino, chi ci mostra foto in cui si vedono evidenti macchie di sangue sui marciapiedi, sulle auto e persino sui citofoni. A telecamere spente, alcuni residenti raccontano di aver subito più di un’aggressione verbale e di essere stati “pesantemente apostrofati”. Tra i malintenzionati che si aggirano nella zona, c’è chi urina davanti ai cancelli delle case e chi si è reso protagonista di risse e ferimenti.
Infine, l’appello del questore di Como, Marco Calì, rivolto direttamente ai residenti della zona di via Guanella: “A loro dico di avere fiducia nelle istituzioni, che sono presenti e seguono con attenzione le loro richieste e aspettative, di segnalare sempre situazioni anomali e di sapere che ci stiamo muovendo su più tavoli. A breve faremo incontri pianificati con i volontari e il Terzo settore, proprio per migliorare ancora di più la situazione generale, garantendo maggiore tranquillità ai cittadini.