Il Comune di Como avvia il restyling di grafica e contenuti nei totem e nei cartelli turistici, prevedendo anche una diversa distribuzione. In una città che di anno in anno attira un numero crescente di visitatori si ritiene necessario uniformare la cartellonistica a muro già presente in corrispondenza degli edifici comunali di rilevanza storico-culturale e museale e di aggiungere dei manufatti tridimensionali. Quattro le linee di indirizzo: riprogettare e ridistribuire la segnaletica verticale razionalizzandone la collocazione in corrispondenza dei punti di interesse; ideare una nuova segnaletica verticale su palo e nuovi maxi totem informativi da posizionare in modo strategico in centro storico; restyling grafico e sostituzione dei cartelli a muro degli edifici di rilevanza storica del Comune e ricostruzioni in 3D della città da posizionare nei vasconi di piazza Grimoldi raffiguranti rispettivamente la Como romana del I-II secolo d.C (epoca di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane) e la Como medievale del XII secolo d.C, periodi in cui l’assetto urbanistico della città è stato interessato da rilevanti cambiamenti.
Nella delibera del Comune si legge che si tratta di “una risposta concreta e tangibile al tema del turismo accessibile” e contestualmente – viene spiegato – “il rinnovo dei totem consente un contenimento della spesa pubblica agendo su beni già esistenti”. Si punta anche ad allineare lo stile comunicativo con le mappe cartacee in distribuzione negli info point. L’obiettivo è migliorare l’esperienza turistica di chi arriva in città. Alla delibera di giunta seguiranno ora gli i conseguenti provvedimenti degli uffici con le risorse disponibili sui capitoli di spesa a bilancio dedicati. Ancora da capire tempi e costi finali degli interventi.
Intervento anche sugli orologi cittadini
Sempre in chiave turistica, ma non soltanto ovviamente, può essere letto anche l’intervento sugli orologi pubblici: si prevede un intervento di ripristino per quelli non funzionanti ma anche la gestione, la manutenzione, il restauro e la supervisione di tutte le apparecchiature per la durata dell’appalto (e cioè per il periodo 2025-2028). Il quadro economico di previsione di spesa ammonta a 70 mila euro.