(ANSA) – TRENTO, 31 GEN – Atti persecutori, minacce e lesioni personali. Ma anche percosse aggravate ai danni di minore. Sono i reati contestati a due minorenni residenti in Trentino portati in comunità dai carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Trento dopo l’emissione di una misure cautelare da parte del Tribunale. Gli episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori sono avvenuti in più momenti a distanza ravvicinata l’uno dall’altro durante il mese di gennaio. In più occasioni – precisa l’Arma – i due minori avrebbero reiteratamente molestato e offeso un coetaneo, provocandogli un così forte e perdurante stato d’ansia e di paura da costringerlo a cambiare le proprie abitudini, come quella di doversi fare accompagnare dal padre per poter andare a scuola. La giovanissima vittima è stata oggetto non solo di violenze fisiche che hanno comportato delle lesioni personali, ma anche psicologiche che hanno provocato una situazione di disturbo da stress impedendogli così di muoversi liberamente. Sebbene gli elementi finora raccolti portino ad escludere la presenza di un sodalizio criminale riconducibile al fenomeno giovanile delle baby gang, senz’altro il tempestivo intervento degli inquirenti è stato fondamentale per poter stroncare sul nascere una situazione che sarebbe potuta degenerare. (ANSA).