Un’iniziativa nuova e necessaria, per agevolare chi si sposta sul lago, che nasce dalla collaborazione tra pubblico e privato. L’obiettivo è realizzare nuovi attracchi per le imbarcazioni. Una proposta innovativa, la prima non soltanto sul Lario, ma sul resto dei laghi lombardi, che l’Autorità di Bacino vuole concretizzare nel minor tempo possibile. Il riscontro avuto finora, fa sapere il presidente Luigi Lusardi, è positivo. L’Autorità di Bacino, prosegue, è stata “invasa da un numero enorme di richieste, confermando il successo del progetto”. Si comincerà nei punti centrali e più frequentati del Lario, ma l’intento è allargare l’iniziativa e coinvolgere nei prossimi anni anche altre zone del lago. Le richieste possono essere presentate fino al prossimo 31 marzo.
Poi l’appello del presidente Lusardi rivolto alla Navigazione Laghi, affinché i pontili esistenti non siano più a uso esclusivo della navigazione pubblica. “Quei pontili dovrebbero essere gestiti in modo prioritario, ma non esclusivo”, ha dichiarato. L’obiettivo, aggiunge, è “sopperire a una mancanza, andando incontro alle esigenze dei privati”.
Sponde e cedimenti
Sul Lago di Como, inoltre, è allarme sponde, con il rischio di crolli e cedimenti. Sono molti i muri a lago, le rive, le darsene e le scalinate che si trovano in una condizione di fragilità, costringendo le amministrazioni locali a mettere mano alle casse comunali. L’ultimo episodio a Tremezzo, dove il Comune ha deciso di rafforzare le fondazioni del parcheggio pubblico, in vista della stagione turistica. A Carate Urio è stato necessario chiudere la spiaggetta a causa di un muro pericolante, mentre a Laglio doppia chiusura lungo la “Riva del Tenciuu” e della scala a lago di piazza Barelli.
Il presidente Lusardi chiede di rivedere la gestione del Lago di Como, attualmente coordinato in autonomia dal “Consorzio dell’Adda”. Nel Consiglio di Amministrazione, denuncia però Lusardi, “non ci sono rappresentati del territorio”. Al contrario, prosegue, “servirebbe chi conosca da vicino l’area e difenda il territorio”. L’obiettivo è trovare un punto di incontro per lavorare e coordinare insieme il Lago di Como.