“Esci da questo corpo”. “Vade retro Satana”. Malefici, magia nera, possessioni e invocazioni sataniche. Il lato più oscuro e angosciante della religione. Formule e pratiche che vengono associate a qualcosa di antico e per alcuni addirittura di fantasioso. Ma gli esorcismi sono una realtà. Anche nel Comasco. Al punto da portare la Diocesi di Como ad aprire una linea telefonica dedicata: un numero per contattare gli ausiliari dell’esorcista, in grado di scremare i casi di possibili possessioni da situazioni di altra natura.
Spinte da motivi ed esperienze diverse sono state centinaia le richieste di aiuto, il numero si avvicina al migliaio, in 12 anni da quando nella diocesi di Como è presente l’Equipe San Michele, un gruppo nato nel 2012 composto da sacerdoti e professionisti (tra questi medici, psicologi e giuristi) che, oltre al conforto spirituale, punta a “discernere quei segni che potrebbero rivelare l’eventuale necessità dell’intervento di un esorcista”.
Non tutti i contatti, infatti, si rivelano casi di possessione. Solamente tra il 2 e il 5% richiede un maggior approfondimento sulla strada dell’esorcismo. In termini numerici – semplificando – si parla di un’ottantina di segnalazioni all’anno nell’area che comprende la Diocesi di Como di quello che può essere più genericamente definito “turbamento spirituale”, di queste – facendo le dovute proporzioni – da 2 a 4 diventano casi di possessione. Compreso questo si avvia l’esorcismo che, come viene definito nei dizionari, “si configura come un insieme di pratiche e riti in ambito religioso considerati efficaci nello scacciare la presenza demoniaca”.
Una decina gli esorcisti ausiliari in tutto il territorio della diocesi. La loro identità, nella maggior parte dei casi, non è nota perché si tratta spesso di religiosi che vivono nelle parrocchie. Rivelare i loro nomi potrebbe “destabilizzare” gli equilibri della quotidianità di una comunità.
Come spiegano dalla Diocesi, raggiungere questi sacerdoti, che esprimono molteplici sensibilità, attenzioni e carismi, dal primo febbraio sarà più facile. Con l’inizio del mese sarà, infatti, attivo un servizio telefonico per i fedeli della Chiesa di Como che permetterà di mettersi in contatto con loro. Referente del servizio resta l’Equipe San Michele che attraverso la segreteria offrirà un aiuto per trovare un ausiliare nelle vicinanze. Chiamando il numero di riferimento, lo 031.3312224, si potrà lasciare un messaggio. Entro 48 ore il fedele sarà richiamato e inviato all’ausiliare dell’esorcista per un colloquio.
Nella Diocesi di Como, viene precisato, gli esorcisti ricevono soltanto le persone inviate dagli ausiliari. Nel messaggio bisognerà indicare nome, contatti e le motivazioni che hanno portato a chiedere supporto. I motivi possono essere diversi: dall’allontanamento alla vita di fede alla scelta del peccato senza alcun ravvedimento, dalla ribellione a Dio al coinvolgimento proprio o di altre persone in sette e ancora dalla magia nera alla pratica di malefici fino all’invocazione satanica. Quindi chi risponderà – si tratta di persone appositamente formate – ha l’importante ruolo di ascolto e indirizzo.
“L’esorcismo – si legge nella nota della Diocesi – non è un rito magico ma un percorso lungo e impegnativo che porta a ricostruire la vita cristiana attraverso la preghiera, i sacramenti e le opere di carità”.