Mancati rimborsi alle associazioni di soccorso, le realtà comasche vanterebbero crediti per 2,5 milioni di euro ma l’iter lento e burocratico mette a dura prova il lavoro di attività fondamentali per la comunità, come spiega il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo, che torna sulla vicenda dopo essere riuscito non senza difficoltà -come scrive lui stesso in una nota- ad ottenere i dati aggiornati dal 2021 al primo semestre del 2024.
Orsenigo: “I ritardi per un “pasticcio burocratico””
Per il consigliere, il debito di Regione Lombardia e AREU nei confronti delle associazioni di volontariato affidatarie del servizio di soccorso e trasporto sanitario di emergenza-urgenza si attesterebbe sui 24 milioni di euro di rimborsi non erogati. Di questi, ben 2,5 milioni sono riferibili alle associazioni comasche”. Cifre esorbitanti per Orsenigo che evidenzia come questa situazione si starebbe protraendo ormai da anni a causa di qello che definisce “un pasticcio burocratico”.
Il nodo della questione per il consigliere dem è il sistema di erogazione dei rimborsi previsto dalla convenzione con AREU, che prevede un acconto del 90% delle spese, con un saldo del 10% riconosciuto solo dopo una dettagliata rendicontazione. Il problema riguarda proprio questo 10%.
Il saldo teorico erogabile sarebbe pari a 2,5 milioni di euro
Dai dati ottenuti, per Orsenigo emergerebbe un credito effettivo pari a circa 900mila euro, mentre il saldo teorico erogabile sarebbe pari a 2,5 milioni di euro”
“Ma il saldo teorico -commenta il consigliere comasco- può essere erogato solo una volta che le rendicontazioni degli anni precedenti siano state interamente verificate e, a oggi, risultano ancora in fase di verifica documentazioni relative al 2021”.
AREU, scrive Orsenigo, “ha confermato che il ritardo è spesso causato dalla difficoltà delle associazioni nel predisporre e integrare la documentazione richiesta in tempi rapidi ma questa lentezza burocratica ha un impatto pesantissimo sui bilanci delle associazioni” sottolinea.
“Intervenire sul sistema di saldo”
“Controlli scrupolosi e precisi sono necessari, ma non possono trasformarsi in un’attesa infinita che rischia di paralizzare queste realtà fondamentali per la comunità -conclude il consigliere regionale- Servono tempi certi e trasparenti per le verifiche e la Regione deve assolutamente intervenire sul sistema del saldo e risolvere questo pasticcio burocratico”.