(ANSA) – MILANO, 27 GEN – Stava tornando a casa in compagnia del coinquilino, il 26enne ecuadoriano travolto da almeno cinque tram nella notte tra sabato e domenica in via dei Missaglia a Milano. È stato lo stesso amico, ascoltato dagli investigatori come testimone, a raccontare che, dopo aver trascorso la serata in una vicina discoteca, hanno raggiunto insieme la fermata della linea 15. Accorgendosi di aver sbagliato direzione, il coinquilino sarebbe quindi andato a controllare gli orari sulla banchina della corsia opposta, lasciando lì il 26enne. Una volta tornato, ha spiegato che di lui "non c’era più alcuna traccia". Come confermano anche i filmati delle telecamere, l’amico lo ha cercato lì intorno, ma il giovane a quel punto era già riverso a terra sulle rotaie e, a causa del buio e della pioggia, non è stato visto. Stando a quanto emerso dalle immagini analizzate dagli agenti della polizia locale – che hanno passato al vaglio sia gli impianti di sorveglianza che quelli a bordo dei mezzi -, il primo investimento sarebbe avvenuto attorno alle 5.45 e da lì in poi ne sarebbero seguiti almeno altri cinque e probabilmente anche di più. Nessuno dei conducenti si sarebbe accorto della sua presenza e il corpo è stato rinvenuto soltanto con la luce del mattino. Grazie al gps del suo cellulare, il coinquilino ha potuto rintracciare la posizione alla centrale di via Custodi e così il giovane è stato identificato. Sul corpo è stata disposta l’autopsia, fondamentale per chiarire le cause della morte e il perché il ragazzo si trovasse sulle rotaie del tram. (ANSA).