Borse, cinture e scarpe in pelle di pitone e coccodrillo rari, protetti dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale. Complessivamente, settanta prodotti di moda per un valore di 25mila euro, scoperti e sequestrati alla dogana di Uggiate con Ronago a un 25enne italiano residente in Svizzera.
Il giovane è stato fermato per un controllo dai militari della guardia di finanza del gruppo di Ponte Chiasso. Innervosito dalle domande di rito, ha detto di non avere nulla da dichiarare. In auto però aveva numerose scatole buttate alla rinfusa nell’abitacolo. Le fiamme gialle hanno deciso di approfondire le verifiche negli uffici della sezione operativa Volante di Ronago.
Nelle scatole, i finanzieri hanno trovato accessori di abbigliamento realizzati apparentemente con pelli esotiche e con il marchio di una nota società svizzera attiva nel settore dell’abbigliamento di lusso. Complessivamente, le fiamme gialle hanno contato 22 borse, 18 cinture e 30 calzature. La merce, scortata da formulari di riesportazione Cites – la convenzione internazionale sul commercio – per la Svizzera, aveva un valore di 25mila euro.
I finanzieri e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato la merce per contrabbando. Vista la particolarità dei prodotti, è stato richiesto il supporto della squadra Cites del gruppo di Ponte Chiasso. Gli esperti hanno accertato che gli accessori erano stati prodotti con pelli di alligatore del Mississipi, pitone delle rocce birmano, pitone reticolato e coccodrillo del Nilo, animali protetti.
Ulteriori approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che il 25enne, poche ore prime del sequestro aveva effettuato le pratiche doganali previste per l’esportazione dall’Italia verso la Svizzera, per poi, in assenza di documentazione, tentare di reintrodurla nel territorio comunitario passando attraverso un valico minore non presidiato. Il giovane potrebbe aver usato lo stratagemma anche per eludere il pagamento dell’Iva all’importazione ed evitare i controlli per la protezione della fauna e flora minacciate di estinzione. Il 25enne è stato denunciato a piede libero per la violazione delle norme sul commercio internazionale.