(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 27 GEN – Reati prescritti e restituzione immediata del bene immobile sequestrato: è la sentenza emessa oggi dalla giudice del Tribunale di Tempio Pausania, Silvia Campesi, nell’ambito del processo su presunti abusi edilizi legati alla ristrutturazione di un’edificio sull’isola di Tavolara, davanti alla costa nord orientale della Sardegna, di proprietà dei fratelli Vittorio e Loredana Marzano. L’inchiesta era partita nel settembre del 2019 con un esposto presentato alla procura di Tempio dal Grig, Gruppo di intervento giuridico, parte civile nel processo. Gli ambientalisti denunciarono l’ampliamento di una villa a Tavolara – una casa rurale risalente al 1936 – di proprietà dei fratelli Marzano, poi rinviati a giudizio insieme a Giuseppe e Paolo Guglielmi della Igas Com srl, società committente dei lavori, l’architetto e direttore del cantiere, Julio Cesar Ayllon, e Marilena Cardone, amministratrice unica della Cama costruzioni srl, azienda esecutrice delle opere. Stando alle accuse ore prescritte, l’immobile avrebbe dovuto essere tramutato in una villa di circa 300 metri quadrati su due piani, ad un centinaio di metri dal mare in quello che può essere considerato un paradiso pressoché privo di abitazioni. (ANSA).