La fine dei lavori è stata annunciata per il 2027. “Energy park”, il progetto da 27 milioni di euro per rilanciare l’area ex Ticosa, in partenariato tra pubblico e privato, prevede 958 posti auto coperti, due passerelle pedonali sospese, due spazi commerciali, un impianto fotovoltaico, aree verdi a raso e pensili e infine un’area giochi per bambini. Previsti interventi anche sulla viabilità attorno all’area dismessa, con l’eliminazione del semaforo e la realizzazione di nuova rotatoria all’altezza dell’incrocio fra via Grandi e viale Roosevelt.
Il parcheggio prevede spazi anche per bus, camper e biciclette. L’area Ticosa sarà collegata con il lato opposto della tangenziale attraverso due passerelle pedonali sospese, una che arriverà dove oggi si trova il giardino di via Italia Libera e l’altra a poca distanza dalla rotatoria. Previsto anche un nuovo attraversamento in via Grandi. La via Regina Teodolina verrà collegata all’area con una passerella pedonale e scale per raggiungere il cimitero Monumentale.
Il progetto presentato da Acinque prevede anche la creazione di un hub commerciale da mille metri quadri, con ristorante, bar e un punto accoglienza dedicato ai turisti, oltre a una velostazione con colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici.
Nella ex Ticosa ci saranno anche spazi verdi e un impianto fotovoltaico. I posti auto saranno coperti da pannelli che richiamano la forma di un’onda. Escluso dal progetto di riqualificazione l’edificio della Santarella.
Stando al cronoprogramma indicato un anno fa, alla presentazione del progetto, l’avvio dei lavori sarebbe previsto nel 2025. Il primo passo dovrebbe essere la bonifica dell’ultima area che resta da ripulire, la cosiddetta “cella 3” che si trova dietro all’edificio della Santarella. La bonifica però ad oggi resta ancora uno degli aspetti da definire. La proposta comunque dovrà prima essere approvata dal consiglio comunale e dovrà passare da una gara per individuare il concessionario. Un iter che di fatto però non è ancora partito.
E arrivano i primi commenti alle parole del sindaco di Como Alessandro Rapinese sulla Ticosa. Elena Negretti, capogruppo della Lega a Palazzo Cernezzi attacca: “Peccato che il sindaco dalla bacchetta magica in campagna elettorale, adesso che deve governare, ammetta che gestire aree dismesse e rigenerarle non è come bere un bicchier d’acqua”. “Dopo gli insulti lanciati dai banchi dell’opposizione – aggiunge Negretti – adesso e solo adesso ammette di non essere in grado di risolvere i temi complessi della nostra città: Ticosa, piscina, palazzetto, sicurezza e molto altro. Peccato però che i cittadini gli avevano dato fiducia sulla base di tante promesse”.