(ANSA) – PERUGIA, 24 GEN – "L’ironia è che, pur essendo stata ingiustamente condannata per calunnia, sono la persona più calunniata in tutta questa saga. La polizia, il pubblico ministero, i media, i tribunali e l’assassino Rudy Guede, mi hanno tutti calunniato senza fine": è la reazione di Amanda Knox alla sentenza con la quale la Cassazione ha confermato la condanna a suo carico (già scontata) per calunnia ai danni di Patrick Lumumba, accusato di avere partecipato all’omicidio di Meredith Kercher al quale è risultato estraneo e prosciolto. Così come è stata definitivamente assolta l’americana. Lo ha fatto su X. "Sono stata dichiarata colpevole ancora una volta di un crimine che non ho commesso" aveva sottolineato in un altro post. "E mi è stato appena conferito l’Innocence Network Impact Award – ha aggiunto -, creato ‘per onorare una persona scagionata che sensibilizza su condanne ingiuste, questioni politiche o assiste gli altri dopo il rilascio’". "Cercavo disperatamente di difendermi dopo che mi avevano costretto a coinvolgere qualcuno che non avrei mai voluto coinvolgere" si è quindi difesa Amanda Knox in un video sui social con il quale ha cercato di spiegare il senso del memoriale scritto dopo il fermo per l’omicidio Kercher che le è costato la condanna per calunnia a Lumumba. "Nessuno mi avrebbe ascoltato – ha detto ancora Knox – e l’unico motivo per cui ho scritto questa cosa era perché nessuno mi stava ascoltando e tutti mi davano della bugiarda e improvvisamente avrei dovuto presentarmi in tribunale e puntare il dito contro Patrick. Pensavo ‘non posso farlo’. Questo è l’unico motivo per cui ho scritto quel documento". "E’ kafkiano, come tutta questa saga che ti è capitata negli ultimi 18 anni" ha commentato il marito con lei nel video. "E’ come se non ci fosse niente che io possa fare. E’ come se arrivassi a un punto in cui hai fatto tutto quello che potevi fare" ha concluso Knox. (ANSA).