Ha chiesto di essere interrogato per fornire la sua versione dei fatti, oggi in tribunale a Como – nell’ambito del processo con rito abbreviato – avrebbe respinto le accuse e negato le violenze. Da quanto è emerso, durante l’udienza a porte chiuse, il bidello 64enne del Setificio di Como accusato di violenza sessuale avrebbe ribaltato la vicenda, rimpallando le responsabilità alle ragazze coinvolte.
Secondo quanto avrebbe riferito in aula, la più giovane, minorenne, l’avrebbe baciato e l’altra, nel frattempo diventata maggiorenne, gli si sarebbe messa in braccio e lui l’avrebbe respinta. Secondo il suo racconto sarebbero state le giovani a cercarlo per farsi offrire la merenda. Avrebbe ammesso soltanto le chat, sminuendole, parlando di messaggi affettuosi tra amici. Sarebbe questo, in sintesi, il resoconto dell’interrogatorio odierno al collaboratore scolastico arrestato e ai domiciliari, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una 15enne e su una seconda studentessa 17enne all’epoca dei fatti.
Il caso è emerso nel marzo scorso, quando la più giovane delle due ha avuto il coraggio di confidarsi con un compagno e poi con un’insegnante. A quel punto immediato fu l’intervento della scuola e la denuncia ai carabinieri. Un’indagine lampo sfociata nell’arresto dell’uomo, residente a Como. Dall’inchiesta era emerso un quadro drammatico. Prima dell’inizio delle lezioni o durante l’intervallo, la ragazzina sarebbe stata portata dal 64enne in biblioteca oppure in aule vuote, locali dei quali aveva le chiavi. Qui avrebbe subito abusi e violenze sessuali continue. Avrebbe minacciato la giovane, ripetendole che se non fosse andata con lui o se avesse raccontato quello che accadeva le avrebbe fatto del male. Il bidello l’avrebbe contattata anche sul cellulare con messaggi frequenti e l’avrebbe anche costretta a inviargli video nei quali si spogliava per lui.
I fatti risalirebbero al periodo compreso tra ottobre 2023 e marzo 2024, quando la 15enne finalmente ha trovato la forza di parlare. Era poi emerso così anche un ulteriore caso, una studentessa 17enne che ha denunciato molestie e palpeggiamenti che avrebbe subito dallo stesso bidello. Il 64enne era stato arrestato per violenza sessuale continuata, aggravata dall’aver commesso il fatto su una minorenne e all’interno di una scuola, oltre che con minaccia e violenza e abusando della sua autorità. In aula oggi c’era la ragazza diventata maggiorenne e il padre della minorenne. Entrambe le vittime sono assistite dall’avvocato Pierpaolo Livio. La discussione è prevista il 13 febbraio, nella stessa giornata potrebbe arrivare anche la sentenza.