(ANSA) – TORINO, 23 GEN – Era stata colpita da pugni perché durante la partita Juventus-Napoli aveva fatto una battuta sul fatto che la Juve potesse perdere. Ma è solo uno dei tanti episodi raccontati in aula a Torino da una donna, che oggi ha 55 anni, che fanno parte di vent’anni di botte e insulti. Processato per maltrattamenti il marito, 57 anni, un carabiniere del nucleo radiomobile, che dopo la denuncia, presentata a metà gennaio 2024 dalla moglie, è stato allontanato da casa, con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna. Lei ha deciso di deporre, come raccontano i quotidiani La Repubblica e il Corriere di Torino, davanti all’uomo. C’era già stata una prima denuncia nel 2013, ma venne ritirata. "Se te ne vai da questa casa, te ne vai sdraiata", una delle minacce dette, secondo la donna, dal marito."Per molti anni – ha spiegato – non ho detto niente a nessuno, mi vergognavo. Poi ho capito che sbagliavo. Ci ho messo un po’ per capire che non era giusto quello che veniva fatto a me e ai bambini". L’episodio che l’ha convinta a denunciare il marito è proprio quello che riguarda la partita. "Lui aveva invitato un collega per vedere Juventus-Napoli. Sono arrivata in soggiorno e ho fatto una battuta sul fatto che potesse vincere il Napoli. Lui si è alzato e mi ha tirato un pugno al petto". L’uomo è anche accusato di averla isolata dalla famiglia, minacciando i parenti. "Una volta papà era convinto che mamma fosse andata con mia sorella da mia zia – ha raccontato in aula il figlio della coppia – Allora mio padre ha detto che avrebbe fatto mettere dei posti di blocco nella via, per impedire che mia madre uscisse". "Ero soggiogata, lui ripeteva che era un carabiniere e che l’avrebbe avuta vinta", racconta ancora la donna. (ANSA).