Liti, risse in strada, danneggiamenti e schiamazzi, costante presenza di persone già note alle forze dell’ordine e poi ancora l’organizzazione – nonostante multe e provvedimenti precedenti – di serate danzanti senza averne l’autorizzazione, durante le quali il locale veniva trasformato in una discoteca. La polizia, in collaborazione con i carabinieri, stamattina ha sospeso la licenza (con immediato stop dell’attività) del Civico XV a Como, pub di via Viganò, in zona caserme, da tempo monitorato e già più volte al centro delle cronache.
il questore Marco Calì ha quindi firmato un provvedimento che sospende immediatamente e per una durata di 30 giorni la licenza.
Lunghissimo – spiegano dalla questura – l’elenco di situazioni che hanno richiesto l’intervento delle volanti della polizia o delle gazzelle dei carabinieri. Si parla di “incauta gestione” e di “pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Fatti che risalgono agli ultimi due anni tra cui – come detto – risse in strada, aggressioni e lesioni, presenza di persone con precedenti alle spalle, resistenza e oltraggio dei clienti nei confronti delle forze dell’ordine. A questo gli agenti della Divisione amministrativa della questura hanno aggiunto, anche in tempi relativamente recenti, l’organizzazione di eventi che di fatto trasformavano il locale in una discoteca, senza però avere i requisiti e la necessaria licenza, nonostante le precedenti sospensioni dell’attività già disposte in passato.
Vista la corposa relazione stamattina i poliziotti e i carabinieri hanno apposto i sigilli all’entrata del locale notificando al gestore la cessazione dell’attività di pubblico spettacolo e la sospensione della licenza per la durata di 30 giorni.