(ANSA) – TORINO, 22 GEN – "Sembra finalmente intravedersi una soluzione per lo stabile di corso Verona, da tempo considerato inagibile e sede dell’Ufficio immigrazione per diverse attività burocratiche. Grazie all’impegno del questore di Torino, è prevista una riorganizzazione dell’Ufficio che punta a razionalizzare le risorse, migliorare l’efficienza e, soprattutto, prestare maggiore attenzione alle condizioni di lavoro dei poliziotti impiegati". A dirlo è il segretario provinciale di Torino del Siulp, Eugenio Bravo, dopo che ieri la Cgil di Torino, in una nota, aveva risollevato la questione delle lunghe code, che da anni si formano periodicamente per accedere a questo ufficio. "Molti – ha riferito la Cgil – sono in coda da sabato scorso, dormono sul marciapiede, su cartoni fradici, riparati da teli di plastica, alcuni si sono attrezzati con tende da campeggio, sono donne e uomini, hanno dai 20 ai 60 anni: davanti alla questura di corso Verona, da qualche settimana, c’è un presidio 24 ore su 24 di migranti che tentano di ottenere un biglietto per una prenotazione per poter rinnovare il proprio permesso di soggiorno". "In corso Verona – dichiara Federico Bellono, segretario generale Cgil Torino – c’è un’emergenza umanitaria che non è frutto di un momentaneo problema organizzativo, ma una questione che si trascina da anni, risultato delle politiche di un governo che all’accoglienza preferisce politiche ostili verso i migranti". "Questo intervento – dice ora il segretario del Siulp del Torinese parlando della riorganizzazione – appare ancor più significativo alla luce della scarsa attenzione dimostrata dal sindaco di Torino, che ha fatto ben poco per valorizzare un servizio cruciale anche per i cittadini torinesi". "Il vero problema, che attiene invece al numero dell’organico, sorgerà a marzo – avverte Bravo – quando con ogni probabilità non verrà rinnovato il contratto agli interinali che attualmente lavorano presso l’Ufficio immigrazione. Questo provocherà un aggravio significativo per i restanti operatori, evidenziando una grave discrepanza nel sistema. Ogni volta che il contratto degli interinali scade, si perde personale formato e competente, generando un serio problema organizzativo e lavorativo". (ANSA).