(ANSA) – COSENZA, 22 GEN – "Sembra che la donna ci provasse già da giorni, perché già da venerdì hanno detto che era entrata in clinica. Dalle telecamere si vedeva, hanno detto che stava qui fuori". A raccontarlo, parlando di Rosa Vespa, è stato oggi Federico, il padre di Sofia. "Da questa clinica – ha aggiunto – purtroppo entra e esce chiunque. Non c’è nessuno che controlla, non c’è nessuno né all’entrata né all’uscita". "Quando la donna è entrata nella stanza – ha raccontato – eravamo tutti insieme, io, mia moglie, mia suocera e mio figlio. Quando è venuta è stata soprattutto mia suocera ad avere il sospetto perché non l’avevamo mai vista. Lei è entrata dicendo che era una puericultrice che doveva pulire la bambina. Noi abbiamo detto che la bambina era stata cambiata e ci ha chiesto se fossero passate più di tre ore. Alla nostra risposta affermativa ci ha detto ‘allora ve la cambio’. E noi gliela abbiamo data, non potevamo pensare a tutto il resto. Sembrava serena, non c’era nulla di strano. Quando poi ho visto le immagini della telecamera, all’inizio ho pensato di tutto, magari questi potevano andare chissà dove con la bambina. In quel momento ne pensi tante". Ripercorrendo le fasi della felice conclusione della vicenda, l’uomo ha detto che prima di ricevere la telefonata con cui gli hanno comunicato il ritrovamento, "abbiamo sentito un boato, un urlo, e tutti quanti che dicevano è stata trovata, è stata trovata. Non pensavamo ad una soluzione così veloce. Però gli uomini e le donne delle forze dell’ordine sono stati eccezionali, sono stati bravissimi, in pochissimo sono riusciti a trovarli. Sono state però le tre ore più brutte della nostra vita". "Se un giorno mia figlia saprà? Quando sarà più grande. Ora – ha detto Federico – vogliamo stare tranquilli, sereni e dimenticarci di ieri. Non abbiamo paura che possa accadere di nuovo. Non era una cosa mirata a noi, alla nostra famiglia. Quella donna è entrata nella prima stanza che gli è venuta davanti. Lei già aveva escogitato tutto. Fingere una gravidanza poi, non lo so, anche in casa, come hanno fatto a non accorgersi?". E riguardo ai sequestratori della figlia, l’uomo ha concluso, "non voglio né vederli né sentirli. Di giustizia se ne parlerà poi". (ANSA).